Tempio di Philae: Un Tesoro Nascosto di Assuan

 

1- Storia e significato del Tempio di Philae

Origini e costruzione

Il Tempio di Philae ha una storia millenaria che affonda le radici nell'antico Egitto. Le prime strutture scoperte risalgono probabilmente al regno del Faraone Tahrqa, della XXV dinastia, tra il 690 e il 664 a.C. Tuttavia, il complesso templare che ammiriamo oggi ha preso forma principalmente durante il periodo tolemaico, con successive modifiche e ampliamenti in epoca romana.

 

Il colonnato fu opera di Nactanebo II, della XXX dinastia, mentre il Tempio della dea Iside, cuore del complesso, fu completato sotto il regno di Tolomeo II (285-246 a.C.) e Tolomeo III (fino al 221 a.C.). L'imperatore Adriano, che regnò fino al 138 d.C., arricchì ulteriormente il sito aggiungendo il portale principale, santuari e altri templi a ovest del complesso.

 

Importanza religiosa

Il Tempio di Philae era uno dei centri religiosi più importanti dell'antico Egitto, dedicato principalmente alla dea Iside. Considerata la protettrice delle donne, degli ammalati e dei bambini, Iside attirava devoti da tutto il paese. Il complesso ospitava anche il culto di Osiride, dio della morte e della rinascita.

 

Secondo la mitologia egizia, l'isola di Philae era il luogo dove Iside nascose il corpo del marito Osiride dopo il suo assassinio per mano del fratello Seth. Questo legame mitologico conferiva al sito un'importanza straordinaria per i fedeli, che vi si recavano in pellegrinaggio almeno una volta nella vita per pregare e chiedere protezione.

 

Periodi greco e romano

Durante i periodi greco e romano, il Tempio di Philae continuò a prosperare e a evolversi. Le decorazioni interne ed esterne furono arricchite, con l'imperatore Augusto che lasciò la sua impronta sui rilievi esterni. Il tempio divenne un importante centro di pellegrinaggio, attirando fedeli da tutto il mondo antico che rendevano omaggio alla misteriosa e benevola Iside.

 

Il culto di Iside a Philae fu così radicato che sopravvisse anche dopo l'avvento del cristianesimo in Egitto. Il tempio rimase attivo fino al 550 d.C. circa, quando fu ufficialmente chiuso durante il regno di Giustiniano I. Successivamente, i primi cristiani convertirono parti del complesso in chiese, lasciando tracce visibili di questa transizione religiosa nelle modifiche apportate alle antiche raffigurazioni.

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2- Architettura e struttura del complesso templare

Il Tempio di Philae, dedicato principalmente alla dea Iside, presenta una struttura architettonica imponente e ricca di dettagli. Il complesso templare, costruito in diverse fasi durante il periodo tolemaico e romano, si sviluppa su un'isola del Nilo, offrendo ai visitatori un'esperienza visiva straordinaria.

 

Il primo pilone

Il primo pilone, alto circa 18 metri, funge da ingresso maestoso al tempio principale. La sua facciata è decorata con bassorilievi che rappresentano il sovrano nell'atto di sconfiggere i nemici, scene che si svolgono alla presenza della dea Iside. Una breve scalinata conduce all'ingresso, dove si trovano due colossali statue di leoni in granito. In passato, due obelischi alti 16 metri fiancheggiavano l'entrata, ma oggi rimangono solo le loro basi. Uno di questi obelischi, ancora integro, fu asportato dall'esploratore Giovanni Battista Belzoni nel 1818 e portato in Gran Bretagna.

 

Il cortile esterno

Superato il primo pilone, si accede al cortile principale del tempio. Questo spazio è caratterizzato da strutture fronteggiate da colonnati su entrambi i lati. Sul lato orientale si trovano sale per i sacerdoti, utilizzate per scopi scientifici, mentre sul lato occidentale sorge la casa natale (mammisi), dedicata a Hathor-Iside in onore della nascita di suo figlio Horus. La mammisi è circondata da colonnati su tutti e quattro i lati, con colonne dai capitelli decorati con motivi vegetali e sistri.

 

Il secondo pilone e il vestibolo

Il secondo pilone, largo 32 metri e alto 12 metri, segna l'ingresso al santuario interno del tempio. Sulla sua facciata sono presenti bassorilievi con scene di offerte del faraone Tolomeo XII a Osiride, Iside, Horus e Hathor. Superato il secondo pilone, si accede al vestibolo, una sala a otto colonne che rappresenta la prima area del tempio interno. Qui, i visitatori possono osservare tracce della trasformazione del tempio in luogo di culto cristiano, come croci copte e iscrizioni greche incise sulle pareti.

 

3- Il culto di Iside e altri dei venerati

La dea Iside

Iside era una delle divinità più importanti dell'antico Egitto, venerata come dea della maternità, della magia e dell'amore. Originariamente raffigurata come una donna elegante con un geroglifico a forma di trono sulla testa, il suo aspetto si evolse nel tempo. Durante il Nuovo Impero, Iside acquisì attributi di altre dee, come il disco solare e le corna di mucca di Hathor.

 

Il culto di Iside raggiunse il suo apice durante il periodo tolemaico, quando fu considerata una divinità universale. I suoi poteri magici superavano quelli degli altri dei, e si credeva che proteggesse il regno, governasse i cieli e il mondo naturale, e avesse influenza sul destino stesso. Il Tempio di Philae divenne il centro principale del suo culto, attirando pellegrini da tutto il mondo antico.

 

Osiride e Horus

Il mito di Osiride e Iside era centrale nel culto del tempio. Secondo la leggenda, Iside nascose il corpo di Osiride, ucciso dal fratello Seth, sull'isola di Philae. La dea riuscì a riportare in vita il marito temporaneamente, concependo il loro figlio Horus. Questo mito rappresentava il ciclo della vita, della morte e della rinascita.

 

Horus, raffigurato con corpo umano e testa di falco, divenne il simbolo della regalità egizia. Il suo occhio, l'Occhio di Horus, era un potente amuleto protettivo. I rilievi del tempio di Philae narravano diffusamente questa storia sacra, sottolineando l'importanza di queste divinità nel pantheon egizio.

 

Divinità minori

Oltre a Iside, Osiride e Horus, il complesso templare di Philae ospitava il culto di altre divinità. Tra queste, Hathor aveva un ruolo significativo, essendo spesso associata a Iside. Il tempio includeva anche strutture dedicate ad altre divinità minori, ciascuna con il proprio ruolo nel pantheon egizio.

 

Il culto di Iside a Philae sopravvisse anche dopo l'avvento del cristianesimo in Egitto, continuando fino al VI secolo d.C. Questo dimostra la profonda devozione che i fedeli nutrivano per la dea, considerata una protettrice universale e una figura di speranza e rinascita.

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4- Conclusione

Il Tempio di Philae si rivela un tesoro di storia, arte e spiritualità che ha resistito al passare del tempo. Questo complesso templare ha un'influenza profonda sulla nostra comprensione dell'antico Egitto, offrendo uno sguardo unico sulla grandezza di quella civiltà. La sua architettura imponente e i dettagliati bassorilievi raccontano storie di dei e faraoni, permettendoci di immergerci in un mondo antico ricco di mistero e bellezza.

L'importanza del Tempio di Philae va oltre la sua bellezza estetica. È un simbolo di resistenza culturale, avendo sopravvissuto a cambiamenti religiosi e sfide ambientali. Il suo restauro e la sua conservazione sono cruciali per preservare questo patrimonio inestimabile per le generazioni future. Il Tempio di Philae continua a ispirare e affascinare, invitando i visitatori a esplorare le profondità della storia e della spiritualità egizia.

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